Microscientia affronta due tematiche sottilmente legate fra loro: il relativismo e la relatività. La prima, di grande attualità, è illustrata da Gianni Vattimo, filosofo. Il Prof. Gian Paolo Caprettini, docente di Semiologia del Cinema e della Televisione alla Facoltà di Scienze della Formazione (DAMS) dell′Università di Torino, ci parla del libro di Einstein “Pensieri degli anni difficili”.
“Fare e divertirsi per poi capire e imparare”, è questo, dal 1985, il principio-guida di Experimenta, la mostra torinese di divulgazione scientifica promossa e organizzata dalla Regione Piemonte.
Grazie al tema dell′ultima edizione: “Intorno al futuro- Viaggio nelle tecnologie invisibili” si possono scoprire le tecnologie che accompagnano la nostra vita quotidiana nelle telecomunicazioni, in casa, nei trasporti e nella sanità. Vengono inoltre svelate le tecnologie del futuro.
Quest′anno Extracampus collabora con Experimenta
Il viaggio di Archimedia fa rotta verso i laboratori di Enarmonia, dove Stefania Raimondi (amministratore della casa torinese di produzione di cinema di animazione) ci mostrerà le diverse tecniche e i diversi step per creare un cartone animato. Inoltre, le nostre telecamere sono entrate negli studi televisivi Rai, per scoprire i segreti di Treddi, il presentatore virtuale della TV dei ragazzi di Rai 3, animato con la tecnica della motion capture. Per la rubrica dedicata alle scuole, Archimedia presenta due cartoni animati prodotti dal laboratorio Edù tv delle scuole di Nichelino, facenti parte della rete di scuole di Teleintendo, il progetto di educazione all′immagine televisiva della città di Torino.
La magia dei film stranieri non è data solo dalla magistrale interpretazione degli attori e dalle ambientazioni mozzafiato, ma anche e soprattutto dalla bravura dei doppiatori che recitano il testo in italiano.
Ma come si diventa doppiatori? E poi, è vero che i doppiatori italiani sono i migliori?
Noi di Archimedia abbiamo voluto approfondire la questione e ci siamo addentrati nel mondo del doppiaggio cinematografico.
Buona visione.
Avvistamenti di ufo, omini verdi che cercano di conquistare la terra. e poi cosa nasconde la fantomatica “Area 51”? E se i robot si alleassero per conquistare la terra, chi riuscirebbe a fermarli?
Il cinema di fantascienza ci racconta queste ed altre numerose storie che ci pongono di fronte ad alcuni interessanti interrogativi sulla nostra esistenza: esso, dunque, può essere considerato non solo come uno strumento per riflettere sul presente, ma anche come una importante occasione per esorcizzare e proiettare le nostre paure.
Incontro in studio con il Professor Claudio Sensi, docente di Letteratura italiana, filologo e guida, curatore di un′edizione commentata del ″Viaggio in Terrasanta″ di Jean Boucher. Con lui abbiamo discusso della figura di padre Boucher, della sua avventura durata tre anni tra Mediterraneo, Egitto, Palestina e Italia, del lavoro del filologo e del significato del viaggio.
In studio la Scuola media Cesare Pavese - Santo Stefano Belbo (CN)
Argomento di questa puntata è il rapporto tra l′uomo e la natura. I ragazzi esaminano “Moby Dick” di Melville schierandosi a favore o contro il capitano Achab. I favorevoli confermano il concetto della natura assassina e malvagia, i contrari invece sostengono che se Achab non avesse tentato di andare contro la natura, la balena non si sarebbe dovuta difendere. Vengono toccati altri fenomeni attuali: industrie, centrali nucleari, clonazione, OGM. Tutti concordano sul fatto che alla fine il limite da non superare si trovi nella coscienza stessa dell′uomo. I ragazzi hanno messo in luce una problematica attuale attraverso una metafora letteraria molto stimolante. A cura di e direzione di studio: Lorenzo Denicolai - Redazione e Assistenti di studio: Cristina Figone, Federica Verme - Regia: Roberto Carini - Camere: Paolo Spadavecchia, Giulia Legora, Emanuela Furno - Audio: BT Abramo - Sigla animata: Patrizia Tron - Post-produzione e grafica: Eugenio Sciola
Jean Douchet su Wikipedia (francese), critico dei Cahiers du Cinèma e presidente della Cinémathèque française, racconta la sua visione di Jean Luc Godard, forse il regista più dissacrante e anticonformista della Nouvelle Vague.
Cosa si può ancora dire di un mostro sacro del cinema a più di trent′anni dall′uscita del suo primo lungometraggio? Douchet ci conduce per mano in un percorso appassionate alla scoperta di un regista innovativo e geniale, che combina cinema e politica, militanza e insaziabile sete di verità. Ma Godard è andato ben oltre questo, ricercando quella scintilla da cui prende vita il cinema. Non bastano infatti una cinepresa e delle riprese per avere il Cinema. Il segreto del film sta nel montaggio, che non si concentra esclusivamente sulle immagini ma pone al centro anche quegli elementi considerati da sempre di contorno come musiche, dialoghi e suoni. Ne nasce un cinema fatto di rotture perpetue, le stesse rotture da cui scaturisce il movimento della vita.
La presentazione fatta da Jean Douchet ha preceduto la proiezione di Fino all′ultimo respiro presso il Cinema Massimo dedica a Godard in occasione del suo ottantesimo compleanno.
Il prof. Roberto Cavallo Perin, ordinario di Diritto amministrativo dell′Università di Torino, intervista l′ing. Cesare Vaciago, Direttore generale del Comune di Torino, sulle evoluzioni della gestione delle risorse umane nelle organizzazioni pubbliche in un contesto normativo in continuo divenire e nel difficile confronto con le organizzazioni sindacali.